text.skipToContent text.skipToNavigation
Immagine intestazione sensore di luminescenza

Tecnologia dei sensori di luminescenza

I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za ri­le­va­no i segni lu­mi­ne­scen­ti ir­ra­dian­do luce UV su un og­get­to, in­di­pen­den­te­men­te da mo­ti­vi, co­lo­ri o ca­rat­te­ri­sti­che su­per­fi­cia­li. I lu­mi­no­fo­ri con­te­nu­ti nel ma­te­ria­le sono ec­ci­ta­ti dalla luce UV e ri­flet­to­no la luce vi­si­bi­le. Se il sen­so­re per­ce­pi­sce la luce pre­ce­den­te­men­te ini­zia­liz­za­ta, com­mu­ta l’usci­ta.

Que­sta è lu­mi­ne­scen­za

La lu­mi­ne­scen­za è un pro­ces­so che viene ri­la­scia­to dall’as­sor­bi­men­to dell’ener­gia ra­dian­te a causa di una rea­zio­ne chi­mi­ca.

Que­sti sono i lu­mi­no­fo­ri

I lu­mi­no­fo­ri sono so­stan­ze che emet­to­no luce quan­do ven­go­no ir­ra­dia­te con una luce a onde corte (range di lun­ghez­za d’onda com­pre­so tra 420 e 750 nm).
 

Que­sta è la luce UV

La luce UV o ul­tra­vio­let­ta si trova nella gamma di onde fino a 380 nm ed è im­per­cet­ti­bi­le per l’oc­chio umano. 

Come fun­zio­na­no i sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za

Funzionamento dei sensori di luminescenza GIF
I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za emet­to­no luce UV con una lun­ghez­za d’onda di circa 375 nm, che non è per­ce­pi­bi­le dall’oc­chio umano. A que­sto punto emer­ge l’ef­fet­to della lu­mi­ne­scen­za: Quan­do la luce UV emes­sa col­pi­sce una so­stan­za fluo­re­scen­te, quest’ul­ti­ma viene ec­ci­ta­ta e ini­zia a ir­ra­diar­si.

I lu­mi­no­fo­ri sono pig­men­ti che ven­go­no sti­mo­la­ti dalla luce UV per il­lu­mi­nar­si. Allo stes­so tempo, la so­stan­za fluo­re­scen­te con­ver­te la luce UV in una luce vi­si­bi­le dall’oc­chio umano a lun­ghez­ze d’onda com­pre­se tra 420 e 750 nm. La luce ri­fles­sa viene ri­ce­vu­ta ed ela­bo­ra­ta dai sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za.

È im­por­tan­te che la fre­quen­za di ec­ci­ta­zio­ne e la fre­quen­za di emis­sio­ne cor­ri­spon­da­no. Que­sta luce ri­fles­sa at­ti­va i ta­steg­gi di­ret­ti per in­via­re un se­gna­le di usci­ta a un di­spo­si­ti­vo di con­trol­lo.

Come i fil­tri in­flui­sco­no sul ri­sul­ta­to

Un fil­tro eli­mi­na de­ter­mi­na­ti in­ter­val­li di lun­ghez­za d’onda, quin­di la luce rag­giun­ge il ri­ce­vi­to­re solo in un’area spe­ci­fi­ca. L’im­pie­go di un fil­tro ha il van­tag­gio di poter esclu­de­re le fa­sti­dio­se lu­mi­ne­scen­ze di fondo. Il sen­so­re di lu­mi­ne­scen­za P1PA00x è di­spo­ni­bi­le in due di­ver­se ver­sio­ni, che si dif­fe­ren­zia­no per il fil­tro del ri­ce­vi­to­re.

Spettro cromatico

Ri­le­va­men­to di lu­mi­ne­scen­ze di di­ver­si co­lo­ri

Il sen­so­re di lu­mi­ne­scen­za P1PA001 è do­ta­to di un fil­tro del ri­ce­vi­to­re per­mea­bi­le al blu. Que­sto sen­so­re è in grado di ri­le­va­re lun­ghez­ze d’onda com­pre­se tra 420 e 750 nm. Un esem­pio pra­ti­co è l’iden­ti­fi­ca­zio­ne dei fo­gliet­ti il­lu­stra­ti­vi nel set­to­re far­ma­ceu­ti­co. La carta bian­ca con­te­nu­ta nel fo­gliet­to il­lu­stra­ti­vo con­tie­ne sbian­can­ti ot­ti­ci che si il­lu­mi­na­no di blu sotto l’ir­rag­gia­men­to con luce UV e ven­go­no ri­le­va­ti dal sen­so­re. 

Ri­co­no­sci­men­to di mar­ca­tu­re su og­get­ti lu­mi­ne­scen­ti

Il sen­so­re di lu­mi­ne­scen­za P1PA002 ha un fil­tro del ri­ce­vi­to­re con lun­ghez­za d’onda com­pre­sa tra 570 e 750 nm. Gra­zie all’area di ri­ce­zio­ne li­mi­ta­ta, il sen­so­re ri­co­no­sce in modo af­fi­da­bi­le i mar­chi verdi, gial­li o rossi su og­get­ti e ma­te­ria­li lu­mi­ne­scen­ti. Il sen­so­re ri­le­va mar­ca­tu­re da verdi a rosse sulla carta, men­tre la carta blu lam­peg­gian­te non viene ri­le­va­ta.

Evi­den­zia­zio­ni lu­mi­ne­scen­ti da due an­go­la­zio­ni

I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za ri­le­va­no i mar­chi lu­mi­ne­scen­ti, in­di­pen­den­te­men­te dalla quantità di lu­mi­no­fo­ri con­te­nu­ti. Con un punto luce pic­co­lo e pre­ci­so è pos­si­bi­le ri­co­no­sce­re con si­cu­rez­za anche le più pic­co­le mar­ca­tu­re in lu­mi­ne­scen­ze di di­ver­si co­lo­ri.
Bottiglia senza marcatura luminescente
Flacone con segno luminescente visibile

Sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za per ri­le­va­re un’ampia gamma di ma­te­ria­li

In­di­pen­den­te­men­te dalla con­si­sten­za, dal co­lo­re o dalla fi­ni­tu­ra su­per­fi­cia­le, i sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za sono in grado di ri­co­no­sce­re i segni lu­mi­ne­scen­ti su molti og­get­ti.
Materiali con luminofori naturali

Ma­te­ria­li con lu­mi­no­fo­ri na­tu­ra­li

I lu­mi­no­fo­ri na­tu­ra­li, ad esem­pio, sono con­te­nu­ti in carta bian­ca. Il sen­so­re di lu­mi­ne­scen­za P1PA001 emet­te una luce blu sotto l’ir­rag­gia­men­to con luce UV e può es­se­re ri­le­va­to dal fil­tro del ri­ce­vi­to­re tra­spa­ren­te blu.

Materiali con luminofori naturali

Ma­te­ria­li senza lu­mi­no­fo­ro na­tu­ra­le

I lu­mi­no­fo­ri pos­so­no es­se­re ag­giun­ti ar­ti­fi­cial­men­te pra­ti­ca­men­te a tutti i ma­te­ria­li. Poiché i lu­mi­no­fo­ri non sono vi­si­bi­li all’oc­chio umano, non com­pro­met­to­no l’aspet­to del pro­dot­to.

Differenze di colore e contrasto

Dif­fe­ren­ze di co­lo­re e con­tra­sto

Per i sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za, di­ver­si co­lo­ri o con­tra­sti delle su­per­fi­ci non in­flui­sco­no sul ri­le­va­men­to delle mar­ca­tu­re lu­mi­ne­scen­ti.

Differenze di colore e contrasto

Il­lu­mi­na­zio­ne forte e de­bo­le

Il ri­le­va­men­to af­fi­da­bi­le di una mar­ca­tu­ra lu­mi­ne­scen­te tra­mi­te luce UV non è in­fluen­za­to da una forte o de­bo­le il­lu­mi­na­zio­ne am­bien­ta­le.

Possibilità di im­pie­go dei sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za

I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za in­tel­li­gen­ti pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti in molti set­to­ri e in­du­strie.

Con­trol­lo di pre­sen­za

Esempio applicativo di controllo della presenza

I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za ri­co­no­sco­no in modo af­fi­da­bi­le la pre­sen­za di di­ver­si mezzi, come ad esem­pio colla, olio, in­chio­stro o lu­bri­fi­can­te. Il sen­so­re ga­ran­ti­sce anche la pre­sen­za dei fo­gliet­ti il­lu­stra­ti­vi per i pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci.

Ispe­zio­ne delle eti­chet­te

Esempio applicativo di ispezione delle etichette

I sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za con­trol­la­no l’eti­chet­ta­tu­ra di lat­ti­ne, bot­ti­glie, pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci e altri pro­dot­ti. 

Ri­le­va­men­to di con­traf­fa­zio­ni e con­trol­lo qualità

Esempio applicativo di rilevamento di plagio per il controllo qualità

L’autenticità di pro­dot­ti e ma­te­ria­li può es­se­re di­mo­stra­ta con i sen­so­ri di lu­mi­ne­scen­za. Anche la qualità del legno viene con­trol­la­ta ri­le­van­do i nodi.

Confronto dei prodotti