uniVision 2

Fil­tro

I fil­tri ser­vo­no ad evi­den­zia­re le ca­rat­te­ri­sti­che dell’im­ma­gi­ne o della se­zio­ne de­si­de­ra­te e ad eli­mi­na­re quel­le in­de­si­de­ra­te, op­pu­re a mi­glio­ra­re la qualità dell’im­ma­gi­ne. Per ca­rat­te­ri­sti­ca si in­ten­de, ad esem­pio, un bordo o una su­per­fi­cie. I fil­tri pre­di­spon­go­no quin­di all’ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

So­glia

Per poter va­lu­ta­re o con­ta­re og­get­ti, le im­ma­gi­ni de­vo­no es­se­re con­ver­ti­te in im­ma­gi­ni bi­na­rie in bian­co e nero a scopo di pre­pa­ra­zio­ne. L’obiet­ti­vo è se­pa­ra­re primo piano e sfon­do. Solo così è pos­si­bi­le ga­ran­ti­re una fa­ci­le va­lu­ta­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

In­se­gui­men­to

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Le se­guen­ti fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni ven­go­no im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo In­se­gui­men­to con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. La po­si­zio­ne x e y del si­ste­ma di coor­di­na­te sono re­go­la­te, ma non la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le del si­ste­ma di coor­di­na­te.
L’in­se­gui­men­to è quin­di adat­to per gli og­get­ti in cui la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le non è im­por­tan­te. Inol­tre, una ca­rat­te­ri­sti­ca fa­cil­men­te iden­ti­fi­ca­bi­le (in par­ti­co­la­re un’area ad alto con­tra­sto, una forma spe­cia­le, un bordo o un an­go­lo) che si di­stin­gue dal resto dell’im­ma­gi­ne è utile per il suc­ces­so del trac­cia­men­to.
Nota: oltre al mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le, im­po­sta­bi­le nel si­ste­ma di coor­di­na­te.

Si­ste­ma di coor­di­na­te

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Ul­te­rio­ri fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne im­ma­gi­ni pos­so­no es­se­re im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo Si­ste­ma di coor­di­na­te con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le e tra­sla­to­rio. Ven­go­no allo scopo re­go­la­te le po­si­zio­ni x e y così come la po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne del si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il si­ste­ma di coor­di­na­te è ido­neo all’in­se­gui­men­to di og­get­ti la cui po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne può cam­bia­re.
Nota: Oltre al mo­ni­to­rag­gio ro­ta­to­rio, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. Per un mo­ni­to­rag­gio pu­ra­men­te tra­sla­zio­na­le tra­sla­to­rio, uti­liz­za­re in­ve­ce il mo­du­lo In­se­gui­men­to.

Area

L’area im­ma­gi­ne ri­le­van­te per la va­lu­ta­zio­ne della “area di in­te­res­se” deve es­se­re ampia quan­to ne­ces­sa­rio e più pic­co­la pos­si­bi­le.
Più pic­co­la e pre­ci­sa è la su­per­fi­cie, più ve­lo­ce sarà la va­lu­ta­zio­ne e più alta sarà la fre­quen­za di re­fresh. Si ac­cor­ce­ran­no così i tempi di ese­cu­zio­ne dell’ap­pli­ca­zio­ne gra­zie alla mag­gio­re velocità di re­gi­stra­zio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni. Crescerà anche l’affidabilità del ri­co­no­sci­men­to di og­get­ti e ca­rat­te­ri­sti­che, per la mi­no­re pre­sen­za di pixel di in­ter­fe­ren­za nell’area sog­get­ta a va­lu­ta­zio­ne.
L’og­get­to da ri­le­va­re deve tro­var­si in­te­ra­men­te nell’area se­le­zio­na­ta, per ga­ran­ti­re un cor­ret­to pro­ces­so di ri­co­no­sci­men­to.

Sta­ti­sti­che

L'ap­pli­ca­zio­ne può es­se­re ac­cu­ra­ta­men­te re­go­la­ta sulla base dei dati sta­ti­sti­ci del sen­so­re.

Mat­ch­co­de

È pos­si­bi­le ve­ri­fi­ca­re se un co­di­ce letto o un testo cor­ri­spon­de al mat­ch­co­de ac­qui­si­to come ri­fe­ri­men­to.

Lo­gi­ca

As­so­cia­re lo­gi­ca­men­te i va­lo­ri.

Ma­te­ma­ti­ca

Con­ta­bi­liz­za­re i nu­me­ri.

Con­fron­ta­re i nu­me­ri.

I/O

È pos­si­bi­le con­fi­gu­ra­re input e out­put, per de­fi­ni­re quale azio­ne ese­gui­re in di­pen­den­za di un de­ter­mi­na­to even­to.

RS-232

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te l’in­ter­fac­cia se­ria­le.

Di­splay

Il di­splay può es­se­re adat­ta­to alle esi­gen­ze in­di­vi­dua­li.

In­di­ca­to­re

I LED di se­gna­la­zio­ne ser­vo­no a vi­sua­liz­za­re lo stato dei pa­ra­me­tri, per ca­pi­re, ad esem­pio, se gli og­get­ti sono va­li­di o di­fet­to­si.

So­glia HSV

Ac­qui­si­re come ri­fe­ri­men­to de­ter­mi­na­ti co­lo­ri e di­stin­guer­li dagli altri.

Clu­ster

Gli og­get­ti de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti, con­ta­ti o or­di­na­ti in modo af­fi­da­bi­le, per ve­ri­fi­ca­re l’integrità o la qualità dei com­po­nen­ti sot­to­po­sti ad esame.

Con­fron­to im­ma­gi­ni

Con il mo­du­lo di con­fron­to delle im­ma­gi­ni, gli og­get­ti pos­so­no es­se­re con­fron­ta­ti con le im­ma­gi­ni di ri­fe­ri­men­to me­mo­riz­za­te e le pos­si­bi­li de­via­zio­ni da que­ste pos­so­no es­se­re ri­le­va­te in modo af­fi­da­bi­le.

Mi­su­ra

Con que­sto mo­du­lo, i con­trol­li di pre­ci­sio­ne di­men­sio­na­le di di­stan­ze, lun­ghez­ze, dia­me­tri o an­go­li pos­so­no es­se­re de­fi­ni­ti e le mi­su­re prese. Linee e cer­chi ven­go­no in­di­vi­dua­ti con l’au­si­lio di raggi di ri­cer­ca. Tra linee o punti ri­le­va­ti è pos­si­bi­le mi­su­ra­re di­stan­ze e an­go­li.

Con­fron­to cam­pio­ne

Il con­tor­no degli og­get­ti può es­se­re ac­qui­si­to e ri­tro­va­to, in­di­pen­den­te­men­te dalla loro po­si­zio­ne e ro­ta­zio­ne nell’im­ma­gi­ne (mo­ni­to­rag­gio x, y e 360°).

TCP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so via TCP/IP.

UDP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te UDP.

FTP

Im­ma­gi­ni, pro­fi­li e file di testo pos­so­no es­se­re me­mo­riz­za­ti su un ser­ver FTP o lo­cal­men­te sul di­spo­si­ti­vo.

Fo­glio di cal­co­lo

I ri­sul­ta­ti con­sen­to­no di ese­gui­re cal­co­li ma­te­ma­ti­ci, nu­me­ri­ci o lo­gi­ci a pia­ce­re.

Con­ta­to­re

Il mo­du­lo Con­ta­to­re è uti­liz­za­to per con­ta­re le parti con­for­mi e non.

In­du­strial ether­net

I dati di pro­ces­so pos­so­no es­se­re scam­bia­ti con il di­spo­si­ti­vo tra­mi­te In­du­strial Ether­net.

Fil­tro

I fil­tri ser­vo­no ad evi­den­zia­re le ca­rat­te­ri­sti­che dell’im­ma­gi­ne o della se­zio­ne de­si­de­ra­te e ad eli­mi­na­re quel­le in­de­si­de­ra­te, op­pu­re a mi­glio­ra­re la qualità dell’im­ma­gi­ne. Per ca­rat­te­ri­sti­ca si in­ten­de, ad esem­pio, un bordo o una su­per­fi­cie. I fil­tri pre­di­spon­go­no quin­di all’ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

So­glia

Per poter va­lu­ta­re o con­ta­re og­get­ti, le im­ma­gi­ni de­vo­no es­se­re con­ver­ti­te in im­ma­gi­ni bi­na­rie in bian­co e nero a scopo di pre­pa­ra­zio­ne. L’obiet­ti­vo è se­pa­ra­re primo piano e sfon­do. Solo così è pos­si­bi­le ga­ran­ti­re una fa­ci­le va­lu­ta­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

In­se­gui­men­to

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Le se­guen­ti fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni ven­go­no im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo In­se­gui­men­to con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. La po­si­zio­ne x e y del si­ste­ma di coor­di­na­te sono re­go­la­te, ma non la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le del si­ste­ma di coor­di­na­te.
L’in­se­gui­men­to è quin­di adat­to per gli og­get­ti in cui la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le non è im­por­tan­te. Inol­tre, una ca­rat­te­ri­sti­ca fa­cil­men­te iden­ti­fi­ca­bi­le (in par­ti­co­la­re un’area ad alto con­tra­sto, una forma spe­cia­le, un bordo o un an­go­lo) che si di­stin­gue dal resto dell’im­ma­gi­ne è utile per il suc­ces­so del trac­cia­men­to.
Nota: oltre al mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le, im­po­sta­bi­le nel si­ste­ma di coor­di­na­te.

Si­ste­ma di coor­di­na­te

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Ul­te­rio­ri fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne im­ma­gi­ni pos­so­no es­se­re im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo Si­ste­ma di coor­di­na­te con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le e tra­sla­to­rio. Ven­go­no allo scopo re­go­la­te le po­si­zio­ni x e y così come la po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne del si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il si­ste­ma di coor­di­na­te è ido­neo all’in­se­gui­men­to di og­get­ti la cui po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne può cam­bia­re.
Nota: Oltre al mo­ni­to­rag­gio ro­ta­to­rio, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. Per un mo­ni­to­rag­gio pu­ra­men­te tra­sla­zio­na­le tra­sla­to­rio, uti­liz­za­re in­ve­ce il mo­du­lo In­se­gui­men­to.

Area

L’area im­ma­gi­ne ri­le­van­te per la va­lu­ta­zio­ne della “area di in­te­res­se” deve es­se­re ampia quan­to ne­ces­sa­rio e più pic­co­la pos­si­bi­le.
Più pic­co­la e pre­ci­sa è la su­per­fi­cie, più ve­lo­ce sarà la va­lu­ta­zio­ne e più alta sarà la fre­quen­za di re­fresh. Si ac­cor­ce­ran­no così i tempi di ese­cu­zio­ne dell’ap­pli­ca­zio­ne gra­zie alla mag­gio­re velocità di re­gi­stra­zio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni. Crescerà anche l’affidabilità del ri­co­no­sci­men­to di og­get­ti e ca­rat­te­ri­sti­che, per la mi­no­re pre­sen­za di pixel di in­ter­fe­ren­za nell’area sog­get­ta a va­lu­ta­zio­ne.
L’og­get­to da ri­le­va­re deve tro­var­si in­te­ra­men­te nell’area se­le­zio­na­ta, per ga­ran­ti­re un cor­ret­to pro­ces­so di ri­co­no­sci­men­to.

Sta­ti­sti­che

L'ap­pli­ca­zio­ne può es­se­re ac­cu­ra­ta­men­te re­go­la­ta sulla base dei dati sta­ti­sti­ci del sen­so­re.

Mat­ch­co­de

È pos­si­bi­le ve­ri­fi­ca­re se un co­di­ce letto o un testo cor­ri­spon­de al mat­ch­co­de ac­qui­si­to come ri­fe­ri­men­to.

Lo­gi­ca

As­so­cia­re lo­gi­ca­men­te i va­lo­ri.

Ma­te­ma­ti­ca

Con­ta­bi­liz­za­re i nu­me­ri.

Con­fron­ta­re i nu­me­ri.

I/O

È pos­si­bi­le con­fi­gu­ra­re input e out­put, per de­fi­ni­re quale azio­ne ese­gui­re in di­pen­den­za di un de­ter­mi­na­to even­to.

RS-232

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te l’in­ter­fac­cia se­ria­le.

Di­splay

Il di­splay può es­se­re adat­ta­to alle esi­gen­ze in­di­vi­dua­li.

In­di­ca­to­re

I LED di se­gna­la­zio­ne ser­vo­no a vi­sua­liz­za­re lo stato dei pa­ra­me­tri, per ca­pi­re, ad esem­pio, se gli og­get­ti sono va­li­di o di­fet­to­si.

So­glia HSV

Ac­qui­si­re come ri­fe­ri­men­to de­ter­mi­na­ti co­lo­ri e di­stin­guer­li dagli altri.

Clu­ster

Gli og­get­ti de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti, con­ta­ti o or­di­na­ti in modo af­fi­da­bi­le, per ve­ri­fi­ca­re l’integrità o la qualità dei com­po­nen­ti sot­to­po­sti ad esame.

Con­fron­to im­ma­gi­ni

Con il mo­du­lo di con­fron­to delle im­ma­gi­ni, gli og­get­ti pos­so­no es­se­re con­fron­ta­ti con le im­ma­gi­ni di ri­fe­ri­men­to me­mo­riz­za­te e le pos­si­bi­li de­via­zio­ni da que­ste pos­so­no es­se­re ri­le­va­te in modo af­fi­da­bi­le.

Mi­su­ra

Con que­sto mo­du­lo, i con­trol­li di pre­ci­sio­ne di­men­sio­na­le di di­stan­ze, lun­ghez­ze, dia­me­tri o an­go­li pos­so­no es­se­re de­fi­ni­ti e le mi­su­re prese. Linee e cer­chi ven­go­no in­di­vi­dua­ti con l’au­si­lio di raggi di ri­cer­ca. Tra linee o punti ri­le­va­ti è pos­si­bi­le mi­su­ra­re di­stan­ze e an­go­li.

TCP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so via TCP/IP.

UDP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te UDP.

FTP

Im­ma­gi­ni, pro­fi­li e file di testo pos­so­no es­se­re me­mo­riz­za­ti su un ser­ver FTP o lo­cal­men­te sul di­spo­si­ti­vo.

Fo­glio di cal­co­lo

I ri­sul­ta­ti con­sen­to­no di ese­gui­re cal­co­li ma­te­ma­ti­ci, nu­me­ri­ci o lo­gi­ci a pia­ce­re.

Con­ta­to­re

Il mo­du­lo Con­ta­to­re è uti­liz­za­to per con­ta­re le parti con­for­mi e non.

In­du­strial ether­net

I dati di pro­ces­so pos­so­no es­se­re scam­bia­ti con il di­spo­si­ti­vo tra­mi­te In­du­strial Ether­net.

Fil­tro

I fil­tri ser­vo­no ad evi­den­zia­re le ca­rat­te­ri­sti­che dell’im­ma­gi­ne o della se­zio­ne de­si­de­ra­te e ad eli­mi­na­re quel­le in­de­si­de­ra­te, op­pu­re a mi­glio­ra­re la qualità dell’im­ma­gi­ne. Per ca­rat­te­ri­sti­ca si in­ten­de, ad esem­pio, un bordo o una su­per­fi­cie. I fil­tri pre­di­spon­go­no quin­di all’ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

So­glia

Per poter va­lu­ta­re o con­ta­re og­get­ti, le im­ma­gi­ni de­vo­no es­se­re con­ver­ti­te in im­ma­gi­ni bi­na­rie in bian­co e nero a scopo di pre­pa­ra­zio­ne. L’obiet­ti­vo è se­pa­ra­re primo piano e sfon­do. Solo così è pos­si­bi­le ga­ran­ti­re una fa­ci­le va­lu­ta­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

In­se­gui­men­to

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Le se­guen­ti fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni ven­go­no im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo In­se­gui­men­to con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. La po­si­zio­ne x e y del si­ste­ma di coor­di­na­te sono re­go­la­te, ma non la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le del si­ste­ma di coor­di­na­te.
L’in­se­gui­men­to è quin­di adat­to per gli og­get­ti in cui la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le non è im­por­tan­te. Inol­tre, una ca­rat­te­ri­sti­ca fa­cil­men­te iden­ti­fi­ca­bi­le (in par­ti­co­la­re un’area ad alto con­tra­sto, una forma spe­cia­le, un bordo o un an­go­lo) che si di­stin­gue dal resto dell’im­ma­gi­ne è utile per il suc­ces­so del trac­cia­men­to.
Nota: oltre al mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le, im­po­sta­bi­le nel si­ste­ma di coor­di­na­te.

Si­ste­ma di coor­di­na­te

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Ul­te­rio­ri fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne im­ma­gi­ni pos­so­no es­se­re im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo Si­ste­ma di coor­di­na­te con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le e tra­sla­to­rio. Ven­go­no allo scopo re­go­la­te le po­si­zio­ni x e y così come la po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne del si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il si­ste­ma di coor­di­na­te è ido­neo all’in­se­gui­men­to di og­get­ti la cui po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne può cam­bia­re.
Nota: Oltre al mo­ni­to­rag­gio ro­ta­to­rio, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. Per un mo­ni­to­rag­gio pu­ra­men­te tra­sla­zio­na­le tra­sla­to­rio, uti­liz­za­re in­ve­ce il mo­du­lo In­se­gui­men­to.

Area

L’area im­ma­gi­ne ri­le­van­te per la va­lu­ta­zio­ne della “area di in­te­res­se” deve es­se­re ampia quan­to ne­ces­sa­rio e più pic­co­la pos­si­bi­le.
Più pic­co­la e pre­ci­sa è la su­per­fi­cie, più ve­lo­ce sarà la va­lu­ta­zio­ne e più alta sarà la fre­quen­za di re­fresh. Si ac­cor­ce­ran­no così i tempi di ese­cu­zio­ne dell’ap­pli­ca­zio­ne gra­zie alla mag­gio­re velocità di re­gi­stra­zio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni. Crescerà anche l’affidabilità del ri­co­no­sci­men­to di og­get­ti e ca­rat­te­ri­sti­che, per la mi­no­re pre­sen­za di pixel di in­ter­fe­ren­za nell’area sog­get­ta a va­lu­ta­zio­ne.
L’og­get­to da ri­le­va­re deve tro­var­si in­te­ra­men­te nell’area se­le­zio­na­ta, per ga­ran­ti­re un cor­ret­to pro­ces­so di ri­co­no­sci­men­to.

Sta­ti­sti­che

L'ap­pli­ca­zio­ne può es­se­re ac­cu­ra­ta­men­te re­go­la­ta sulla base dei dati sta­ti­sti­ci del sen­so­re.

Mat­ch­co­de

È pos­si­bi­le ve­ri­fi­ca­re se un co­di­ce letto o un testo cor­ri­spon­de al mat­ch­co­de ac­qui­si­to come ri­fe­ri­men­to.

Lo­gi­ca

As­so­cia­re lo­gi­ca­men­te i va­lo­ri.

Ma­te­ma­ti­ca

Con­ta­bi­liz­za­re i nu­me­ri.

Con­fron­ta­re i nu­me­ri.

I/O

È pos­si­bi­le con­fi­gu­ra­re input e out­put, per de­fi­ni­re quale azio­ne ese­gui­re in di­pen­den­za di un de­ter­mi­na­to even­to.

RS-232

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te l’in­ter­fac­cia se­ria­le.

Di­splay

Il di­splay può es­se­re adat­ta­to alle esi­gen­ze in­di­vi­dua­li.

In­di­ca­to­re

I LED di se­gna­la­zio­ne ser­vo­no a vi­sua­liz­za­re lo stato dei pa­ra­me­tri, per ca­pi­re, ad esem­pio, se gli og­get­ti sono va­li­di o di­fet­to­si.

Co­di­ce 1D

Con il mo­du­lo Let­tu­ra co­di­ce 1D è pos­si­bi­le leg­ge­re con si­cu­rez­za tutti i co­di­ci 1D più co­mu­ni. Pos­so­no es­se­re letti i se­guen­ti co­di­ci 1D: Co­di­ce39, Co­di­ce128, 2/5 In­du­strial, 2/5 In­ter­lea­ved, Co­da­bar, EAN13, EAN13 Add-​On 2, EAN13 Add-​On 5, EAN8, EAN8 Add-​On 2, EAN8 Add-​On 5, UPC-A, UPC-A Add-​On 2, UPC-A Add-​On 5, UPC-E, UPC-E Add-​On 2, UPC-E Add-​On 5, Co­di­ce93, MSI, phar­ma code, RSS-14, RSS-14 Trun­ca­ted, RSS-14 Stac­ked, RSS-14 Stac­ked Om­ni­dir, RSS Li­mi­ted, RSS Ex­pan­ded, RSS Ex­pan­ded Stac­ked

Co­di­ce 2D

Con il mo­du­lo Let­tu­ra co­di­ci 2D è pos­si­bi­le leg­ge­re con si­cu­rez­za tutti i co­di­ci 2D più co­mu­ni.
I co­di­ci 2D leg­gi­bi­li sono i se­guen­ti:

• Data Ma­trix ECC 200
• Co­di­ce QR
• PDF417

TCP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so via TCP/IP.

UDP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te UDP.

FTP

Im­ma­gi­ni, pro­fi­li e file di testo pos­so­no es­se­re me­mo­riz­za­ti su un ser­ver FTP o lo­cal­men­te sul di­spo­si­ti­vo.

Fo­glio di cal­co­lo

I ri­sul­ta­ti con­sen­to­no di ese­gui­re cal­co­li ma­te­ma­ti­ci, nu­me­ri­ci o lo­gi­ci a pia­ce­re.

Con­ta­to­re

Il mo­du­lo Con­ta­to­re è uti­liz­za­to per con­ta­re le parti con­for­mi e non.

In­du­strial ether­net

I dati di pro­ces­so pos­so­no es­se­re scam­bia­ti con il di­spo­si­ti­vo tra­mi­te In­du­strial Ether­net.

Fil­tro

I fil­tri ser­vo­no ad evi­den­zia­re le ca­rat­te­ri­sti­che dell’im­ma­gi­ne o della se­zio­ne de­si­de­ra­te e ad eli­mi­na­re quel­le in­de­si­de­ra­te, op­pu­re a mi­glio­ra­re la qualità dell’im­ma­gi­ne. Per ca­rat­te­ri­sti­ca si in­ten­de, ad esem­pio, un bordo o una su­per­fi­cie. I fil­tri pre­di­spon­go­no quin­di all’ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

So­glia

Per poter va­lu­ta­re o con­ta­re og­get­ti, le im­ma­gi­ni de­vo­no es­se­re con­ver­ti­te in im­ma­gi­ni bi­na­rie in bian­co e nero a scopo di pre­pa­ra­zio­ne. L’obiet­ti­vo è se­pa­ra­re primo piano e sfon­do. Solo così è pos­si­bi­le ga­ran­ti­re una fa­ci­le va­lu­ta­zio­ne delle im­ma­gi­ni.

In­se­gui­men­to

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Le se­guen­ti fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni ven­go­no im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo In­se­gui­men­to con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. La po­si­zio­ne x e y del si­ste­ma di coor­di­na­te sono re­go­la­te, ma non la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le del si­ste­ma di coor­di­na­te.
L’in­se­gui­men­to è quin­di adat­to per gli og­get­ti in cui la po­si­zio­ne ro­ta­zio­na­le non è im­por­tan­te. Inol­tre, una ca­rat­te­ri­sti­ca fa­cil­men­te iden­ti­fi­ca­bi­le (in par­ti­co­la­re un’area ad alto con­tra­sto, una forma spe­cia­le, un bordo o un an­go­lo) che si di­stin­gue dal resto dell’im­ma­gi­ne è utile per il suc­ces­so del trac­cia­men­to.
Nota: oltre al mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le, im­po­sta­bi­le nel si­ste­ma di coor­di­na­te.

Si­ste­ma di coor­di­na­te

È pos­si­bi­le trac­cia­re e ri­le­va­re og­get­ti con affidabilità. Ul­te­rio­ri fun­zio­ni di ela­bo­ra­zio­ne im­ma­gi­ni pos­so­no es­se­re im­po­sta­te sulla base di que­sto si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il mo­du­lo Si­ste­ma di coor­di­na­te con­sen­te il mo­ni­to­rag­gio ro­ta­zio­na­le e tra­sla­to­rio. Ven­go­no allo scopo re­go­la­te le po­si­zio­ni x e y così come la po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne del si­ste­ma di coor­di­na­te.
Il si­ste­ma di coor­di­na­te è ido­neo all’in­se­gui­men­to di og­get­ti la cui po­si­zio­ne di ro­ta­zio­ne può cam­bia­re.
Nota: Oltre al mo­ni­to­rag­gio ro­ta­to­rio, è pos­si­bi­le ese­gui­re anche il mo­ni­to­rag­gio tra­sla­zio­na­le. Per un mo­ni­to­rag­gio pu­ra­men­te tra­sla­zio­na­le tra­sla­to­rio, uti­liz­za­re in­ve­ce il mo­du­lo In­se­gui­men­to.

Area

L’area im­ma­gi­ne ri­le­van­te per la va­lu­ta­zio­ne della “area di in­te­res­se” deve es­se­re ampia quan­to ne­ces­sa­rio e più pic­co­la pos­si­bi­le.
Più pic­co­la e pre­ci­sa è la su­per­fi­cie, più ve­lo­ce sarà la va­lu­ta­zio­ne e più alta sarà la fre­quen­za di re­fresh. Si ac­cor­ce­ran­no così i tempi di ese­cu­zio­ne dell’ap­pli­ca­zio­ne gra­zie alla mag­gio­re velocità di re­gi­stra­zio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne delle im­ma­gi­ni. Crescerà anche l’affidabilità del ri­co­no­sci­men­to di og­get­ti e ca­rat­te­ri­sti­che, per la mi­no­re pre­sen­za di pixel di in­ter­fe­ren­za nell’area sog­get­ta a va­lu­ta­zio­ne.
L’og­get­to da ri­le­va­re deve tro­var­si in­te­ra­men­te nell’area se­le­zio­na­ta, per ga­ran­ti­re un cor­ret­to pro­ces­so di ri­co­no­sci­men­to.

Sta­ti­sti­che

L'ap­pli­ca­zio­ne può es­se­re ac­cu­ra­ta­men­te re­go­la­ta sulla base dei dati sta­ti­sti­ci del sen­so­re.

Mat­ch­co­de

È pos­si­bi­le ve­ri­fi­ca­re se un co­di­ce letto o un testo cor­ri­spon­de al mat­ch­co­de ac­qui­si­to come ri­fe­ri­men­to.

Lo­gi­ca

As­so­cia­re lo­gi­ca­men­te i va­lo­ri.

Ma­te­ma­ti­ca

Con­ta­bi­liz­za­re i nu­me­ri.

Con­fron­ta­re i nu­me­ri.

I/O

È pos­si­bi­le con­fi­gu­ra­re input e out­put, per de­fi­ni­re quale azio­ne ese­gui­re in di­pen­den­za di un de­ter­mi­na­to even­to.

RS-232

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te l’in­ter­fac­cia se­ria­le.

Di­splay

Il di­splay può es­se­re adat­ta­to alle esi­gen­ze in­di­vi­dua­li.

In­di­ca­to­re

I LED di se­gna­la­zio­ne ser­vo­no a vi­sua­liz­za­re lo stato dei pa­ra­me­tri, per ca­pi­re, ad esem­pio, se gli og­get­ti sono va­li­di o di­fet­to­si.

OCR

Leg­ge­re let­te­re, nu­me­ri e sim­bo­li.

TCP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so via TCP/IP.

UDP

I ri­sul­ta­ti pos­so­no es­se­re emes­si come dati di pro­ces­so tra­mi­te UDP.

FTP

Im­ma­gi­ni, pro­fi­li e file di testo pos­so­no es­se­re me­mo­riz­za­ti su un ser­ver FTP o lo­cal­men­te sul di­spo­si­ti­vo.

Fo­glio di cal­co­lo

I ri­sul­ta­ti con­sen­to­no di ese­gui­re cal­co­li ma­te­ma­ti­ci, nu­me­ri­ci o lo­gi­ci a pia­ce­re.

Con­ta­to­re

Il mo­du­lo Con­ta­to­re è uti­liz­za­to per con­ta­re le parti con­for­mi e non.

In­du­strial ether­net

I dati di pro­ces­so pos­so­no es­se­re scam­bia­ti con il di­spo­si­ti­vo tra­mi­te In­du­strial Ether­net.